Oggi 2 giugno è la festa della Repubblica , ricorrenza molto
sentita perché rievoca il referendum con cui gli italiani, dopo 20 anni di
dittatura fascista ed 85 anni di monarchia e dopo il sanguinoso conflitto
mondiale, il 2 e 3 giugno del 1946 scelsero la Repubblica Costituzionale. Il
referendum fU la prima votazione a suffragio universale in Italia. Il risultato
fu di 12.717.923 voti per la repubblica e 10.719.284 voti per la monarchia con
una percentuale del 54,3% per la repubblica e 45,7% per la monarchia e venne
pubblicato il 10 giugno 1946. Il 18 giugno la Corte di Cassazione, dopo 85
anni di regno, sancì la nascita della Repubblica. Il re Umberto II partì per
l’esilio in Portogallo ed il 1° luglio fu nominato Presidente della Repubblica
Enrico De Nicola ed il 1° Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Il 1°
gennaio 1948 entrò in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana.
Il 2 giugno celebra la nascita della Nazione moderna come è
stato per la Francia il 4 luglio anniversario della presa della Bastiglia ed il
14 luglio per gli Stati Uniti d’America anniversario della dichiarazione di
indipendenza dalla Gran Bretagna.
La prima celebrazione avvenne il 2 giugno 1947 e nel 1948 la
prima parata militare in via Dei Fori Imperiali a Roma con la presenza del
Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Il 2 giugno fu definitivamente
dichiarato festa nazionale nel 1949 e sempre in quell’anno l’Italia entrò a far
parte della NATO. Quello fu un anno di innumerevoli manifestazioni.
Il 2 giugno fu festa nazionale fino al 1977, quando per
motivi di crisi economica si decise di spostare la festività di domenica. Nel
2001 grazie al presidente Carlo Azeglio Ciampi il 2 giugno ritornò festivo.
L’unico anno che la manifestazione non avvenne a Roma è il 1961 a Torino
prima capitale d’Italia dal 1861 al 1865 seguita da Firenze dal 1866 al 1871 ed
infine a Roma.
Le celebrazioni si tengono ogni anno a Roma con l’alza
Bandiera all’Altare della Patria e la deposizione della corona d’alloro al
Milite Ignoto simbolo di tutti i Caduti in guerra il cui corpo non è stato
identificato e che si pensa non potrà mai essere identificato, alla presenza
del Presidente della Repubblica accompagnato dalle più alte cariche dello
Stato. Dopo l’Inno di Mameli il momento più spettacolare è l’esibizione delle
Frecce Tricolori che attraversano i cieli di Roma.
Nel pomeriggio il Quirinale è aperto alla popolazione con
l’ascolto dei complessi bandistici dei vari corpi militari.
Il 2020 ed oggi l’emergenza sanitaria ha imposto un radicale
cambiamento: niente sfilate, niente pubblico, niente folla. Il Presidente della
Repubblica deporrà la corona d’alloro senza la parata militare ma ci sarà il
volo delle Frecce Tricolori.
Quest’anno commemoreremo la festa con la Compagnia teatrale
trinitese “Gli Instabili” che leggerà alcuni articoli della Costituzione che è
la Legge fondamentale della Repubblica costituita da 139 articoli e da 18
disposizioni transitorie e finali. La Costituzione contiene i principi
fondamentali, che leggeremo, le norme sui diritti e doveri dei cittadini ed i principi
generali sull’organizzazione ed il funzionamento dello Stato.
l'Italia è nostra casa, la Costituzione è ciò che ci unisce, rispettiamola, amiamola, siamo degni di chi l'ha pensata per noi.